06/12/2014
Collaboro con alcune persone nella promozione di micro generatori eolici, a mio avviso sensazionali, inventati e brevettati da un nostro connazionale che ha, ovviamente, trovato all' estero le condizioni minime per avviare la propria attività.
i microgeneratori si basano su :
- un sistema di pale ad asse verticale che grazie ad un particolare design, ottimizzano l' azione del vento;
- un superalternatore a magneti permanenti capace di generare energia da 30 a 3-4000 rpm;
Il sistema di Pale:
- Un GENERATORE EOLICO AD ASSE VERTICALE è un tipo di macchina eolica contraddistinta da una ridotta quantità di parti mobili nella sua struttura, il che le conferisce un'alta resistenza alle forti raffiche di vento, e la possibilità di sfruttare qualsiasi direzione del vento senza doversi riorientare continuamente. È una macchina molto versatile, adatta all'uso domestico come alla produzione centralizzata di energia elettrica nell'ordine di Gigawatt;
- L’Aerogeneratore pensato e realizzato, si integra perfettamente nel contesto paesaggistico, architettonico e urbanistico in quanto assume la veste di una forma cilindrica che riesce a mimetizzarsi integrandosi in contesti ornamentali e architettonici in qualsiasi applicazione essa venga impiegata. Può assumere la forma di una normale CANNA FUMARIA come quelle che siamo abituati a vedere normalmente sui tetti delle abitazioni. Dunque tale sistema, la cui struttura portante esterna potrà essere realizzata in muratura oppure in lamierato, passa del tutto inosservato all’occhio umano consentendo la possibilità di poter installare più dispositivi Mini-Eolici ad asse verticale e metterli in parallelo tra loro in funzione del proprio fabbisogno di energia elettrica. Considerata la conformazione territoriale dell’Italia, possiamo immaginare la quantità di energia elettrica prodotta con l’impiego di tale dispositivo nei luoghi in cui il vento è presente come lungo le coste, sulle isole e sulle zone montuose e, non per ultimo, su tutte quelle strutture edilizie che si sviluppano verticalmente. Ma lo stesso dispositivo può essere impiegato in qualsiasi parte del mondo producendo numerosi benefici;
- con la nostra pala con un vento di 3 metri al secondo si ottengono 300-400 rpm.
Il superalternatore:
- Il “SUPERALTERNATORE AD ALTO RENDIMENTO” possiede il pregio di iniziare a produrre energia elettrica a partire già da 30 giri al minuto fino ad arrivare al numero di giri standard o quasi di 3000-4000 giri al minuto (rpm) con lo stesso apparato modulare e di sfruttare parte delle forze che oggi costituiscono i limiti degli alternatori attuali. Infatti, l’ingegneria costruttiva è fatta a strati, esso possiede almeno tre rotori, ed almeno due statori e senza alterare le caratteristiche principali, è espandibile nella taglia e nel numero di strati a seconda delle esigenze. Questa ultima caratteristica fa sì che “l’energia prodotta e la coppia assorbita non crescono di pari passo” e quindi dopo il primo stadio che da ora in poi definiremo configurazione base, per il doppio dell’energia richiesta non sarà necessario il doppio della forza;
- il generatore ha due rami asimmetrici;
- dei sensori commutano automaticamente la configurazione dell' avvolgimento a stella / triangolo;
- con 60 rpm si generano sui due avvolgimenti 18V e 26V rispettivamente;
- con 150 rpm si generano sui due avvolgimenti 37V e 61V rispettivamente;
- con 300 rpm (3 m/sec di velocità vento con la ns. pala, si ottengono 70V e 117V rispettivamente. Si accende una lampada a incandescenza da 220V/100W senza che si apprezzi una caduta di tensione significativa. Misurando l' assorbimento del motore che sta facendo girare l' alternatore, si ha addirittura una diminuzione quando si applica il carico; questo è dovuto al fatto che le correnti parassite che negli alternatori normali si dissipano in calore, nel superalternatore concorrono;
- portando il motore a 500 rpm, simulando una velocità del vento di 10 m/sec, si ottengono 114V e 200V rispettivamente;
- a 1500 rpm, dove gli alternatori tradizionali generano 3000-4000V (ca-cc), generiamo 333V e 582V rispettivamente. Collegando la lampada al ramo da 333V spendiamo solamente 250 milliampere per una luce decisamente superiore per effetto della sovratensione. Al collegamento del carico, leggiamo un incremento di soli 100mA (a 220V) sull' inverter del motore, ma dopo pochi secondi l' assorbimento si stabilizza al valore senza carico grazie al concorso delle correnti parassite;
- è possibile calettare direttamente il generatore con l' alternatore senza ricorrere a sistemi meccanici di riduzione che provocano perdita di efficienza meccanica e sono la più frequente causa di manutenzione nei sistemi tradizionali.
Qui sotto trovate delle slide con alcuni approfondimenti e dei video.
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